Il presente documento è volutamente sintetizzato allo
scopo di dare una breve panoramica e per tale motivo
non può essere esauriente.
Che fare ?
Qualcuno direbbe oggi che viviamo in tempi difficili, noi ci chiediamo quando mai per la classe dei lavoratori e i ceti medio bassi non sono stati tempi difficili, salvo delle momentanee punte quando il grafico si è alzato a motivo delle lotte; Del resto per il mondo del lavoro e stato sempre un periodo endemico di alti e bassi, più bassi che alti. Mentre per la media e alta borghesia questo problema difficilmente si è posto; dallo sfruttamento del nostro lavoro al fatto che questi “signori” controllando il potere economico e politico, le loro crisi le abbiamo pagate sempre noi, e continuiamo a pagarle. Perchè la classe borghese da sempre “privatizza i profitti e socializza le perdite”, nel senso che le paghiamo sempre noi proletari e basso ceto.
La situazione di oggi non è per nulla buona e dire che è pessima è un eufemismo, in quanto la prospettiva (salvo che sullo scacchiere mondiale non accadano avvenimenti tali da modificare strutturalmente la situazione che si prospetta) è peggiore delle due crisi precedenti, crisi create.
----- All'origine della prima guerra mondiale vi fu una grande depressione economica (1873 – 1895) per implementarsi in seguito in un forte contrasto imperialistico, il dominio economico mondiale conclusosi con la prima grande guerra 1915 – 18.
----- Nel 1929 il crollo della borsa di Wall Street provocò la grande depressione economico-finanziaria conclusasi con la seconda guerra mondiale del 1939.
----- 2008 l'inizio di una crisi economica – finanziaria di contenuti subdoli di vaste proporzioni a livello globale, siamo solo agli inizi, con la globalizzazione e la privatizzazione totale oggi lo scopo è il dominio del mondo; instaurare un nuovo ordine mondiale , un regime Fascista globale e la schiavizzazione dei popoli.
Per ritornare al nostro più immediato e più vicino, possiamo dire che oggi non ci può essere situazione locale che non sia legata agli aspetti nazionali, così come non si può parlare di solo Italia ed isolarci dal contesto Europeo, il tutto è interconnesso; il locale con il nazionale, il nazionale con l'Europa, l'Europa con il locale.
Tutti gli esponenti politici dei grandi partiti e sindacali sono al sevizio delle grandi Lobby, sono al servizio del grande capitalismo borghese privatistico. Tutti i giorni ci raccontano bugie, tutti quanti dai vari esperti e professoroni di turno ai mass media, ci raccontano solo balle, fanno solo disinformazione, tendono a terrorizzare il popolo con le loro false informazioni allo scopo di ammorbidirci e nel frattempo ci levano diritti, libertà, lavoro, non fanno altro che ricattare i lavoratori, vedi la politica FIAT, hanno fatto del precariato il loro “status quo”, il lavoratore usa e getta, a motivo della globalizzazione hanno e stanno delocalizzando tutte le industrie, importano extracomunitari per metterli a concorrenza con i lavoratori locali mettendoli nella condizione di accettare di essere sottopagati, rinunciando a qualunque diritto e rendendoli precari, hanno tolto ai lavoratori anche la dignità, rendendo la loro prestazione anche professionale una opzione non essenziale, usando: agenzie interinali, cooperative, vari tipi di contratti a termine ecc. il tutto sempre precario. Questa società borghese ha tolto il futuro a tutti i giovani, essi non avranno mai una pensione, non avranno più un lavoro stabile che gli consenta di mettere su famiglia. Hanno impoverito e impoveriscono sempre di più i ceti più deboli, facendoci pagare a noi le loro crisi, le loro manovre a cominciare dalla voragine del “cosiddetto debito pubblico”, i vari esperti, giornalisti e politici da questo punto di vista non fanno che rassicurarci tutti i giorni, perchè farlo? Perchè ci dicono che le cose stanno cominciando ad andare bene, che la crisi si sta superando, qualcuno disse addirittura che la crisi era passata, perchè ci raccontano queste balle?
Se diamo un'occhiata alla situazione economica degli altri paesi, dalla Grecia, Islanda, Portogallo, Spagna ecc. sono al tracollo, ma anche la Francia e L'Inghilterra traballano e persino gli USA, il loro debito pubblico e tre volte superiore al loro PIL, ma l'Italia non ha di questi problemi; “l'Italia tiene”, ma è veramente così? Stiamo veramente così bene ? Ovviamente non si parla di un nostro grosso debito comprato dalla Francia la quale ci ricatta esigendo “agevolazioni” tipo venderci centrali nucleari, o acquisire la Parmalat e altro salvo esigere la restituzione del debito, non si parla del ricatto del F.M.I. che ci impone di privatizzare tutto. Pensioni, sanità, acqua, energia ecc. ecc. ecc. Guardiamoci in giro compagni voi come la vedete la situazione? Perchè la CASTA dei politici super-pagati e privilegiati la vede bene.
Il Socialismo oggi
Il socialismo oggi, se guardato dall'esterno sia in Italia che nel resto d'Europa a differenza di quello che ha contato nella storia e nelle lotte di classe è solo una parola inconsistente, non ha più una identità, precise connotazioni, non viene visto più come il terrore della borghesia e, lo strumento il partito dei lavoratori per mezzo del quale raggiungere gli obiettivi di: giustizia, libertà, eguaglianza, benessere, dignità.
Allo scopo di accaparrarsi certi settori di elettorato, rinunciando alla lotta di classe, ma propagandando un sempre maggiore moderatismo, diffondendo errati concetti di falsa democrazia, rinnegando il suo naturale ruolo di lotte operaie e alla sua grinta, in altre parole annacquando la cultura socialista e divenendo sempre di più borghese, il socialismo di oggi è diventato un trampolino per essere catapultati in una poltrona in parlamento alla faccia della classe proletaria, tant'è che si sono inventati pure “il liberal socialismo” due concetti diametralmente opposti che non potrebbero stare insieme, pensate quindi quali idee illuminate, in seguito alle ultime vicende; chi ancora crede in questo ideale quasi si deve vergognare di chiamarsi socialista a causa del malaffare di alcuni soggetti disonesti e opportunisti che si sono infiltrati nel movimento socialista, non per portare avanti la sua bandiera, ma per uno scopo personale.
Ergo se vogliamo potere innalzare di nuovo la gloriosa bandiera del socialismo, se vogliamo ridare dignità all'ideale socialista, dobbiamo avere il coraggio di guardare al passato rivedere cosa è stato il socialismo, analizzare gli errori e sulla base di questi rilanciare il movimento di cultura socialista, per arrivare ad un partito organizzato e con una solida identità e integrità proletaria e classista; moderno, attivo e adeguato ai nostri tempi.
Tutti i partiti dell'arco parlamentare e non solo si dichiarano “riformisti e moderati” è dal dopoguerra che tutti non fanno altro che parlare di riforme, sono sessant'anni che parlano di riforme, poi con la nascita della Lega sono diventati tutti federalisti, questi qua non hanno una idea che sia una, la situazione economica e non solo è al collasso, in molti ambienti si è alla disperazione, per fortuna comincia ad esserci un certo risveglio tra la gente e, i nostri parlamentari parlano che devono fare le riforme; che poi che tipo di riforme ?
Oggi sullo scacchiere politico italiano c'è un grande fermento, oltre alla destabilizzazione economica e sociale per forza di cose c'è anche una destabilizzazione politica, altri interessi cercano di abbattere questo sistema di DUOPOLIO MAGGIORITARIO, sistema elettorale che negli ultimi anni ha caratterizzato la politica Italiana, quello attuale è il peggiore che ci poteva essere, questo sistema detto <<dalla padella alla brace>> , che si regge per via di interessi trasversali che vanno dal PDL al PD, i quali in modo nascosto si sorreggono l'uno con l'altro, interessi che non sono quelli del popolo ma delle Lobby che servono, sistema che ha tagliato le gambe e tappato la bocca hai piccoli partiti. Per quanto possiamo osservare oggi il PDL è in una situazione di esplodere ed è probabile che una volta che il PDL esploda in tante schegge il PD si divida.
Questa è una situazione che può essere imminente in quanto fino ad oggi Berlusconi è riuscito a tenere unito il gruppo ma con tutti i nodi che stanno venendo al pettine e con il profilarsi di situazioni avverse il quale tendono ad accantonalo e i suoi lo sanno bene che se sparisce Berlusconi dalla scena politica il PDL si frantuma, come lo sanno bene anche quelli del PD, che se avviene ciò non ci sarà più ragione di stare uniti, gli interessati cercano di tenere duro, che non avvenga ciò in quanto si viene a rompere l'attuale equilibri di rapporti con i partiti e quindi devono ricomincia a elargire compensi e ricomprarsi i vari servi.
Una situazione del genere potrebbe favorirci in quanto Partito minoritario, ovviamente sapendo e volendo giocare le giuste carte.
Ad essere obiettivi sappiamo che il popolo, la classe dei lavoratori per essere precisi, dei precari e disoccupati, non ch'è pensionati, già da tempo sono sfiduciati, demoralizzati, demotivati ed oggi anche disorientati nei confronti e dei vari partiti e della politica in generale, non si vota perchè si ha fiducia in un determinato partito, si vota per contrastare l'ascesa del partito avverso, quando poi andiamo a vedere che i lavoratori i ceti meno ambienti votano addirittura partiti di destra, questo da la misura di quanto i cosiddetti partiti dei lavoratori non godano della fiducia del proletariato, di quanto questi partiti non sono radicati nei ceti più bassi, come spiegare che un partito con un glorioso passato storico e di lotte socialiste non ha presa nel popolo, evidentemente c'è qualcosa di sbagliato, evidentemente quello che questo partito propaganda e per cui si posiziona non è gradito al popolo. Allora la domanda è semplice, ma noi in quanto socialisti non dovremmo essere l'avanguardia degli interessi del proletariato, dei bassi ceti, dei precari e disoccupati ?
Dare al popolo ciò di cui ha bisogno il popolo. E' per questo che ipotizziamo un partito di classe che affondi le sue radici nel popolo, un partito che riparta dalla sua storia iniziale, che la elabori oggi per guardare al futuro prossimo. Un partito moderno, dinamico, organizzato, attento e aggiornato a tutte le situazioni di oggi, siano esse politiche, economiche, sociali etc. Un partito organizzato con una forte militanza e attività di quadri consolidati, un partito di lotta e di governo, che sia in grado di dare risposte e battersi per esse.
Come primo obiettivo il lavoro, battaglia contro il precariato, la disoccupazione, le agenzie, cooperative, contratti a termine, sub appalti, lavoro nero e quant'altro non diano sicurezza al lavoratore.
Secondo obiettivo, lottare per uno Stato sociale, portando tale lotta in tutti quei settori e campi che sono di impedimento a questo punto.
Considerando l'attuale situazione nel nostro partito che tutti ben conosciamo, si ipotizza la creazione di un Circolo Culturale di Studi e Ricerche per un Nuovo Ordine Sociale e per una preparazione all'azione politica, ovviamente non si escludono altre ipotesi, possibilità e proposte l'importante è adoperarci quanto prima considerando le scadenze elettorali imminenti.
Settimo T. 18/06/2011
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