giovedì 19 novembre 2015

La Russia avverte che il massacro di Parigi prepara la 3° Guerra Mondiale

La Russia avverte che il massacro di Parigi prepara la 3° Guerra MondialeTraduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora
Un nuovo, splendido rapporto pubblicato oggi dal Ministero della Difesa (MoD) per i responsabili politici del Consiglio di Sicurezza (SC) afferma che gli attacchi di ieri a Parigi vanno paragonati a un “massacro rituale orchestrato/diretto” da una “cabala” segreta dei massoni ai vertici del potere di Central Intelligence Agency (CIA), Direzione generale francese per la sicurezza estera (Dgse), Secret Intelligence Service inglese (SIS/MI6), Direzione dell’Intelligence militare d’Israele (DMI) e Vaticano…
Secondo la relazione, il Primo Direttorato dell’Intelligence (GRU) allertava il Ministero della Difesa sul possibile complotto di “Venerdì 13” quindici giorni fa (27 ottobre), dopo un incontro segretissimo tenutosi a Washington DC in cui partecipò il direttore della CIA John Brennan, quello della DGSE Bernard Bajolet, l’ex-capo dell’MI6 John Sawers e l’ex-capo del DMI e attuale capo per la sicurezza nazionale d’Israele Yaacov Amidror. Lo scopo evidente di questo straordinario incontro dei capi dell’intelligence occidentale, la relazione continua, era la discussione pubblica di un evento chiamato GW CIA Intelligence Conference: comitato sulla Missione internazionale condivisa del 21° secolo dove il futuro del Medio Oriente (almeno dal punto di vista occidentale) veniva deciso. La ragione segreta però di tale incontro, la relazione afferma, fu “scoperta” dal GRU quando tali capispioni s’incontrarono in segreto dopo la conferenza a casa del vicepresidente statunitense Joseph Biden, al vertice della Compagnia di Gesù degli USA, presieduta dal direttore della CIA John Brennan che, come il vicepresidente Biden, è un analista dell’intelligence di estrazione gesuita interessato alla teoria della guerra giusta. Subito dopo la riunione del 27 ottobre di questi capi dello spionaggio occidentali con il vicepresidente Biden, la relazione afferma, il rapporto del GRU presso il Ministero della Difesa su di esso “avvertiva e fortemente suggeriva” che un trucco di tale “cabala” gesuitico-massonica non escludeva una rappresaglia contro la Federazione, organizzata da tale gruppo, il 13 novembre, dato che tali organizzazioni segrete spesso, se non sempre, “programmano” i loro massacri false flag in concomitanza con “mistiche” date per loro importanti.
Importante da notare è che, a differenza di molte altre nazioni, la Federazione dedica una quantità enorme di risorse monetarie e intellettuali a ciò che viene chiamata intelligence “esoterico-religiosa satanica” a causa dell’esperienza nella Grande Guerra Patriottica (seconda guerra mondiale) contro l’Impero nazista combattuta non solo contro gli eserciti, ma contro gli “invisibili sconosciuti”, le forze dietro quel regime mostruoso. Particolarmente allarmante in merito alla riunione del 27 ottobre di tali capi dello spionaggio a Washington DC, la relazione continua, era il direttore della DGSE Bernard Bajolet affermare che la nazione protetta dalla Federazione, la Siria, “sarà diversa da quello creata dopo la seconda guerra mondiale“, a sua volta spingendo il GRU ad avvertire il Ministero della Difesa che i “numeri maestri magici della massoneria, 11 e 13” sono in gioco. Ed esattamente come il GRU aveva avvertito ieri, il 13 novembre, l’ultimo dei “massacri rituali” dell’occidente destinati a plasmare il mondo intero a sua immagine si ebbe a Parigi, quando i terroristi dello Stato islamico (SIIL) sostenuto dall’occidente, effettuavano un attacco coordinato contro 6 bersagli indifesi uccidendo almeno 128 persone e ferendone 180 di cui 99 in condizioni critiche. Il senso di tale complotto massonico-gesuita che ha voluto il massacro a Parigi il venerdì 13, il rapporto spiega, è dovuto all’esilio, arresto e messa al bando di tutti i membri della loro organizzazione segreta, il venerdì 13 ottobre 1307, contro la loro dichiarazione d’innocenza e successivo martirio sul rogo del Gran Maestro Jacques de Molay, davanti la Cattedrale di Notre Dame, sette anni dopo, venerdì 13 marzo 1314. Importante notare anche, secondo il rapporto, i precedenti avvertimenti del GRU diffusi nel 2013, secondo cui i massoni-gesuiti si sarebbero vendicati dell’uccisione del Gran Maestro dopo l’elezione al papato romano cattolico di Papa Francesco (il primo gesuita divenuto Papa nella storia della Chiesa), il 13 marzo dello stesso anno, 699 anni dopo l’esecuzione di Jacques de Molay, nonostante il fatto che i gesuiti siano vincolati da giuramento a non cercare incarichi ai vertici della Chiesa cattolica romana per l’associazione in passato con la massoneria. La “connessione” tra gesuiti e massoni, la relazione spiega, fu documentata dal Congresso degli Stati Uniti nel 1913 (Congressional Record, House Bill 1523, impugnazione del caso di Eugen C. Bonniwell contro Thos. S. Butler, 15 febbraio 1913, pagine 3.215-3.216) quando i giuramenti adottati da tali organizzazioni segrete furono scoperte essere quasi esattamente le stesse, dove i membri promettevano fedeltà alla causa contro qualsiasi governo o nazione:
Giuramento dei gesuiti Io…, ora al cospetto di Dio Onnipotente, Beata Vergine Maria, beato Arcangelo Michele, beato Giovanni Battista, Santi Apostoli Pietro e Paolo e tutti i Santi e i beati del cielo, e a voi, padre spirituale, Superiore Generale della Compagnia di Gesù fondata da Sant’Ignazio di Loyola nel Pontificato di Paolo III, e continuata ad oggi, nata dal grembo della vergine, matrice di Dio, e dalla verga di Gesù Cristo, dichiara e giura che Sua Santità il Papa è il vice-reggente di Cristo e vero ed unico capo della Chiesa cattolica universale in tutta la terra; e che in virtù delle chiavi che legano e sciolgono, date a Sua Santità dal Salvatore Gesù Cristo, egli ha il potere di deporre re, principi, Stati, commonwealth e governi eretici, tutti illegali senza la sua conferma sacra e che possono tranquillamente essere distrutti.
Giuramento dei Massoni (organizzazioni massoniche collegate e studiosi della Rhode adottano tale giuramento) Io…, ora al cospetto di Dio Onnipotente, beata Vergine Maria, beato Giovanni Battista, dei Santi Apostoli Pietro e Paolo e tutti i santi del sacro esercito del cielo, e a voi, mio Spettrale Padre, superiore generale della Compagnia di Gesù fondata da S. Ignazio di Loyola nel pontificato di Paolo III e perpetrato fino ad oggi, nato dal grembo materno della Vergine, matrice di Dio, e dalla verga di Gesù Cristo, dichiara e giura che Sua Santità il Papa è il vicereggente di Cristo e vero ed unico capo della Chiesa cattolica universale in tutta la terra; e che in virtù delle chiavi che legano e sciolgono date a Sua Santità dal mio Salvatore Gesù Cristo, egli ha il potere di deporre re, principi, regni, commonwealth e governi eretici che possono essere distrutti per sicurezza. Pertanto, al culmine del raggio del potere, proteggerò questa dottrina, e diritto e volontà di Sua Santità contro tutti gli usurpatori eretici o protestanti all’autorità e qualsiasi altra cosa, soprattutto dalla Chiesa luterana di Germania, Olanda, Danimarca, Svezia, Norvegia e le pretese autorità delle Chiese di Inghilterra e Scozia, e i rami della stessa in Irlanda, America e altrove, e di tutti gli aderenti che possano essere usurpatori ed eretici contro la sacra Madre Chiesa di Roma.
A parte il fattore vendetta in gioco nella strage di Parigi di venerdì 13, la presente relazione continua, può anche fungere da trampolino di lancio dell’obiettivo finale dei gesuiti-massoni nel causare la Terza Guerra Mondiale. Su come ciò sarà realizzato, secondo il rapporto, almeno i mandanti sperano sia la Francia che dichiari il massacro di ieri venerdì 13 atto di guerra, così attivando immediatamente l’articolo 5 del Trattato dell’Organizzazione del Nord Atlantico (NATO) cui la nazione francese ha aderito nel 2009 dopo 43 anni di assenza. L’articolo 5 del trattato NATO, la relazione spiega, dice che la risposta ad un attacco contro un membro può comprendere la forza armata, ma non approfondisce. Tutto ciò che la NATO promette realmente è prendere “le misure che ritiene necessarie” per ripristinare e mantenere la sicurezza. Questo potrebbe essere qualsiasi cosa, dalla guerra nucleare a una dura protesta diplomatica. L’unica volta che l’articolo 5 del trattato NATO venne invocato, afferma la relazione, fu il 12 settembre 2001 dopo gli attacchi agli Stati Uniti, in vigore fino ad oggi; ma per la Francia, al momento non essendo membro, necessiterebbe una seconda invocazione, in modo che la Francia possa legalmente (almeno agli occhi dell’occidente) impegnarsi in una guerra totale globale con i suoi alleati.
Con il presidente francese Francois Hollande che dichiara la strage di questo venerdì 13 difatti “atto di guerra” perpetrato dallo Stato Islamico, dicono gli analisti del MoD nel rapporto, con lo SIIL che egualmente lo rivendica, i francesi promettono una “risposta spietata” ponendo le basi per un confronto militare diretto con la Federazione. E anche se il Ministero degli Esteri avverte sulle conclusioni sui principali motivi e obiettivi dei terroristi a Parigi, mentre tutte le informazioni devono provenire dagli inquirenti, la relazione nota, la propaganda occidentale è ormai in “corsa” spingendo i propri cittadini verso la guerra. Con la Federazione dal 30 settembre che annienta Stato islamico e suoi alleati terroristici, la peggiore paura di tali cospiratori gesuiti-massoni, la relazione avverte, è che il loro sostegno quasi palese a tali barbari con armi e risorse diventi sempre più evidente al mondo, smascherandoli quali mostri e rivelando chi sono veramente, e quali siano i loro piani globali. Ma seguendo il Ministero degli Esteri, dalla relazione emerge che i veri motivi di tale strage del venerdì 13 saranno, altresì, rivelati per quello che realmente sono, e lo stesso presidente Obama concordava appena il giorno prima dell’attentato, giustamente osservando che lo Stato Islamico non è più sempre forte e che ora viene contenuto.pres-obama-on-paris-attacks-2015-billboard-650Sull’esito finale di tale grande tragedia la presente relazione non specula, ma si può sperare che la verità sulla strage sia ampiamente nota prima, e comunque, che tali guerrafondai sprofondino il mondo in una guerra totale.
Traduzione di Alessandro Lattanzio – SitoAurora

Strage di Parigi - Chi finanzia e sostiene l'ISIS.

Parigi: come sapremo se è un false flagMaurizio Blondet 
“Un 11 septembre à la française” era stato ampiamente profetizzato da settimane dai servizi. Ora, sapremo se la strage di Parigi è un “false flag” come l’11 Settembre, fatto apposta per innescare una guerra senza fine “al terrorismo” – il terrorismo che gli Usa addestrano, i sauditi pagano e i turchi ricoverano contro la Siria – se la lezione che Hollande, la NATO, gli Usa trarranno dalla strage sarà:
L’Occidente deve intervenire in Siria con tutte le forze militari allo scopo di rovesciare Assad, perché altrimenti i jihadisti diventeranno sempre più forti e meno moderati. La distruzione di Assad è la soluzione, altrimenti l’ISIS non si può vincere. Dovevamo già farlo nel 2012, ce l’ha impedito Obama vacillando….
Non sarà un false flag se la conclusione che gli stati occidentali sarà invece la seguente:
“Noi occidentali dobbiamo piantarla di reclutare, pagare, armare ed addestrare i jihadisti. Lo stiamo facendo dalla guerra antisovietica in Afghanistan, dove la Cia ha reclutato in un decennio (1982-92) 35 mila terroristi da 43 paesi: allora la formazione si chiamava Al Qaeda. Venendo ai giorni nostri: contro la Siria, fin dal 2011 – attestò allora DEBKA File – fu lanciata “una campagna per arruolare volontari islamici per combattere a fianco dei ribelli siriani. L’esercito turco li alloggerà, li addestrerà e assicurerà il loro passaggio in Siria” (DEBKAfile, NATO to give rebels anti-tank weapons, August 14, 2011.)”
La Turchia, è il caso di ricordare, è membro della NATO. L’ISIS nasce da una costola di Al Qaeda per riconquistare la Siria all’islamismo wahabita, e poi viene esteso all’Irak per riprendere l’area sunnita. In Siria ci sono con i terroristi corpi speciali inglesi; gli Usa conducono contro l’ISIS bombardamenti che sono in realtà lanci di rifornimenti. Ankara mantiene i suoi terroristi per creare una zona-cuscinetto in Siria, che intende poi inglobare allo stato turco: una Crimea ottomana. L’Occidente vuole sloggiare la flotta russa dalla sua unica base in Mediterraneo; vuole liberare territorio per costruire il gasdotto tra il Katar e la Turchia onde sostituire le forniture energetiche russe all’Europa. Per questo l’Occidente aiuta e soccorre i terroristi islamici.
Quanto a Parigi, ha fornito armamenti ai “ribelli” jihadisti libici anti-gheddafi, affiliati ad Al Qaeda e che poi hanno millantato la loro adesione al Califfato.
https://www.washingtonpost.com/world/france-sent-arms-to-libyan-rebels/2011/06/29/AGcBxkqH_story.html
Ha fornito copertura aerea ai terroristi mentre avanzavano compiendo atrocità. Nel 2012, Hollande ardeva dalla voglia di mandare caccia ed armati in Siria ad abbattere Assad e – quindi – insediare al potere i terroristi islamici wahabiti, insieme all’Arabia Saudita e alla Turchia. Fu architettato un false flag – “Assad stermina coi gas il suo stesso popolo” come pretesto all’intervento. Il presidente Obama per motivi mai ben chiariti esitò, si ritirò (disse che aveva bisogno dell’approvazione del Congresso) sicché l’invasione occidentale contro la Siria restò sospesa. Ed è restata sospesa ancor oggi. Sospesa, non cancellata.
Nel 2013, la Francia e la Gran Bretagna fecero sforzi straordinari perchè l’Unione Europea togliessero un (presunto) embargo sulle armi da far giungere ai ribelli terroristi islamisti: hanno avuto successo, l’Europa ha consentito, le armi arrivano ai ribelli terroristi ed hanno prolungato la strage in Siria di altri due anni.
https://www.rt.com/news/eu-syria-arms-embargo-864/
Adesso, nelle ore dell’eccidio a Parigi, Obama è apparso in tv a fare il discorso delle grandi occasioni, del nuovo 11 Settembre. Promettendo l’intervento a fianco dei francesi:
“Abbiamo sempre potuto contare sul popolo di Francia al nostro fianco. Sono stati un partner straordinario nell’antiterrorismo, e noi intendiamo essere con loro in questo frangente”.
In realtà, questo stare “spalla a spalla” ha avuto qualche eccezione. Nell’autunno 2014, un drone Usa aveva preso di mira ed ucciso un jihadista francese combattente presso Aleppo.
http://www.metronews.fr/info/syrie-le-djihadiste-francais-david-drugeon-tue-par-une-frappe-aerienne-confirme-le-pentagone/moiw!64MKEWDEUSGKc/
Non era nemmeno un musulmano, si chiamava David Drugeon, ma era sicuramente ben addestrato nei corpi speciali francesi, tanto che era diventato il capo di un gruppo di qaedisti chiamato Khorassan. Agli americani non piaceva come Drugeon faceva il terrorista per conto di Parigi. C’è voluta anche la strage di Charlie per portare la Francia in linea nella “guerra al terrorismo” senza troppa autonomia.
Adesso l’attacco “dell’ISIS” ai parigini – classica strategia della tensione – può avere anche il senso di una punizione: per il fatto che Hollande, appoggiato da Juncker, hanno alzato la voce contro le sanzioni europee a Mosca, ventilando che andrebbero tolte? Chissà. Invece è certo che la orribile tragedia è stata profetizzata.
Lo dicevano dal 2 ottobreSu Paris Match del 2 ottobre un giudice Trévédic profetava: “Gli attentati in Francia saranno di una scala paragonabile all’11 Settembre”. Le Nouvel Observateur: “I servizi temono un 11 Settembre francese”.
Se questa tragedia è stata chiamata in anticipo “Un 11 Settembre”, vuol dire che ci attendono altri 15 anni di “guerra globale al terrorismo”.  Eventualmente anche contro la Russia, la sola che – con Assad – sta davvero cercando di eliminare il terrorismo islamico. Se  traessimo la lezione giusta, ci affiancheremmo alla Russia.   Invece volete scommettere che  non avverrà?
Infine:
Se non fosse un false flag, già si eleverebbe il grido: Basta col lasciar passare centinaia di migliaia di “prof

sabato 14 novembre 2015

La guerra è arrivata in Europa

di Giulietto Chiesa.

L'avevamo pronosticato. Adesso si vede meglio cosa significa. Tutta la vita politica europea sarà sconvolta per sempre. Non ci sarà possibilità di difesa per le classi sfruttate, subalterne. Ogni momento della vita collettiva sarà rubricato come problema di ordine pubblico. Controlli generalizzati in nome della difesa contro il terrorismo. La nostra vita diverrà un eterno passaggio attraverso un metal detector.
Politici e giornalisti, che ripetono le favole che si sono raccontate e ci hanno raccontato, sono nella più grande confusione.
Adesso si vede l'importanza di avere, o di non avere, una televisione che organizzi la difesa delle grandi masse.
Ed è solo l'inizio. La Russia, con il suo intervento in Siria, ha cambiato il quadro politico mondiale. Il piano di ridisegnare la mappa medio-orientale è fallito. Daesh è, di fatto, sconfitta là dov'è nata. Dunque i suoi manovratori spostano l'offensiva in Europa.
Obiettivo chiarissimo: terrorizzare l'Europa e costringerla sotto l'ombrello americano. A mettere a posto la Russia penserà Washington. Del resto l'Airbus abbattuto nel Sinai, in termini di sangue russo innocente, è equivalso al massacro parigino. E non ce ne eravamo accolti.
Germania e Francia (il match di calcio) sono nuovamente avvertite. E, con loro, Merkel e Hollande. I due leader europei che stavano cambiando rotta per uscire dal cappio americano sono avvertiti.
Il panico successivo avvertirà tutti i minori, gli altri, anche noi, anche Atene, Lisbona, Londra, Roma. Che guardano la tv per vedere cosa dice Obama, mentre i loro leader (Renzi) non sanno andare in tv loro stessi a raccontare cosa accade. Anche in questo si vede come siamo già sudditi del Grande Fratello.

Chi sono i manovratori? Il giudizio non cambia: l'ISIS è creatura di una Spectre composta da pezzi di Occidente e petromonarchie del Golfo. Qualcuno la guida, ed è molto potente, carico di denaro e di armi. Il fanatismo è la sua facciata. Ma non spiega la sua "intelligence".




venerdì 26 giugno 2015

UE: pronto il piano di comunicazione (disinformazione) strategica contro Putin

UE: pronto il piano di comunicazione (disinformazione) strategica contro Putin


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Mentre in Europa ci sono 124 milioni di poveri, la Ue ha deciso di gettare dalla finestra il denaro dei contribuenti preparando un “Piano d’azione per la comunicazione strategica” per contrastare la propaganda russa, ovvero per fare disinformazione propaganda filo-occidentale,  nei paesi del partenariato orientale (Ucraina, Georgia e Moldova) e più in generale nelle regioni russofone. Il piano d’azione, di cui l’ANSA ha copia, fa seguito al vertice di marzo che aveva chiesto a Mogherini di “affrontare la corrente campagna di disinformazione della Russia”.
Il primo aprile nel Servizio di azione esterna è nato il gruppo di lavoro East StratCom Team, che sarà pienamente operativo dal primo settembre. Gli obiettivi generali indicati nel piano d’azione sono tre:
  1. “comunicazione efficace e promozione di politiche e valori della Ue (quali??) nel vicinato orientale,
  2. “rafforzamento dell’ambiente generale dei media comprendendo un sostegno ai media asserviti indipendenti” e
  3. “aumento della consapevolezza pubblica delle azioni di disinformazione da parte degli attori esterni e miglioramento della capacità della Ue di anticipare e rispondere a tali attività” (ovvero allenarsi a mentire prima e meglio).
Tra i compiti dell’ East StratCom Team c’è quello di “sviluppare materiale di comunicazione dedicato alle questioni prioritarie”, in particolare quando “la Ue è soggetta a campagne di disinformazione”, da “mettere a disposizione della leadership politica della Ue, dei servizi stampa, delle delegazioni Ue e degli stati membri”. E’ prevista la produzione di materiale di comunicazione in russo “per assicurarsi che i cittadini abbiano accesso a fonti alternative di informazione nella lingua locale”. Nel piano c’è anche l’idea di sviluppare “l’impegno con la popolazione locale e la promozione di contatti diretti con le persone usando i programmi europei (come Erasmus Plus)” allo scopo di “far capire meglio” le attività europee.
Tra i passi da compiere “al più presto possibile” il sostegno alle organizzazioni giornalistiche “in difesa dei valori della professione”, ma anche programmi di “addestramento mirato per giornalisti” allo scopo di “aumentare la capacità dei media” nelle Repubbliche ex sovietiche.
Il documento, di nove pagine, sarà sottoposto all’approvazione del vertice di giovedì e venerdì prossimi.
EU: emergency communication plan (disinformation) strategy against Putin
EUROPE EU, NEWS Wednesday, 24 June 2015
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While in Europe there are 124 million poor people, the EU has decided to throw out the window taxpayers' money preparing an "action plan for strategic communication" to counter Russian propaganda or disinformation to make pro-Western propaganda, in Eastern Partnership countries (Ukraine, Georgia and Moldova) and more generally in the Russian-speaking regions. The action plan, which the ANSA copy, follows the summit in March that he had asked Mogherini to "address the current disinformation campaign of Russia."
On April in the External Action Service is born workgroup STRATCOM East Team, which will be fully operational by September 1. The general objectives stated in the action plan are threefold:1. "Effective communication and promotion of policies and values ​​of the EU (which ??) in the Eastern neighborhood,2. "strengthening of the general media including support for independent media subservient" and3. "increase public awareness of the actions of disinformation on the part of external actors, and improving the ability of the EU to anticipate and respond to such activities" (ie train to lie before and better).
The tasks of the 'East STRATCOM Team is to "develop communication material devoted to priority issues", especially when "the EU is subject to campaigns of disinformation", from "make available to the political leadership of the EU, the press services, delegations and EU member states. " It 'expected to produce communication material in Russian "to ensure that citizens have access to alternative sources of information in the local language." In the floor there is also the idea of ​​developing "the commitment with the local population and the promotion of direct contacts with people using European programs (such as Erasmus Plus)" in order to "better understand" the European activities.
Among the steps to be taken "as soon as possible" support for news organizations "in defense of the values ​​of the profession", but also programs "targeted training for journalists" in order to "increase the capacity of the media" in the former Soviet republics.
The document, nine pages, will be submitted to the summit on Thursday and Friday.


План экстренной связи (дезинформация) стратегия против Путина: ЕС
ЕВРОПА ЕС, НОВОСТИ среда, 24 июня 2015
Путин ЦРУ


В то время как в Европе 124 миллионов бедных людей, ЕС решил выкинуть деньги налогоплательщиков окне Подготовка «плана действий для стратегической коммуникации", чтобы противостоять российской пропаганде или дезинформацию, чтобы сделать прозападную пропаганду, в Страны Восточного партнерства (Украина, Грузия и Молдова) и в целом в русско-говорящих регионах. План действий, который копия ANSA, следует саммите в марте, что он попросил, чтобы Mogherini "решения текущей кампанию по дезинформации России."
Апреля в Службе внешних действий рождается рабочей группы СТРАТКОМ Восточный команда, которая будет в полном объеме к 1 сентября. Общие цели, указанные в плане действий три:1. "Эффективная коммуникация и продвижение политики и ценностей ЕС (которые ??) в странах восточного соседства,2. "укрепление общей информации, включая поддержку независимых СМИ обслуги" и3. "повышение осведомленности общественности о действиях дезинформации со стороны внешних акторов, и улучшение способности ЕС предвидеть и реагировать на такие мероприятия" (то есть поезд, чтобы лежать перед и лучше).
Задачи символическую сборную Востока СТРАТКОМ является "развитие коммуникационных материалов, посвященную приоритетных вопросов", особенно, когда "ЕС является предметом кампании дезинформации", от "доведение до политического руководства ЕС, пресс-службы, делегации и государства-члены ЕС ". Это будет производить материал в связи России ", чтобы убедиться, что граждане имеют доступ к альтернативным источникам информации на местном языке." В полу есть также идея создания "приверженность с местным населением и продвижение прямых контактов с людьми, используя европейские программы (такие как Erasmus Plus)" для того, чтобы "лучше понять" европейские мероприятия.
Среди шагов, которые необходимо принять "как можно скорее" поддержки новостных организаций "в защиту ценностей профессии", но также программы "целевую подготовку для журналистов", чтобы "увеличить емкость носителя" в бывших советских республиках.
Документ, девять страниц, будут представлены на саммите в четверг и пятницу.


sabato 23 maggio 2015

sabato 16 maggio 2015

La Verità SHOCK sulla Crisi UCRAINA

La Verità SHOCK sulla Crisi UCRAINA – VIDEO – (Immagini censurate dai quei servili obbedienti cani bugiardi dei MEDIA di regime)
16mag

La Verità SHOCK sulla Crisi UCRAINA  – Ecco Cosa ci Nascondono i Media [Film Documentario] VIDEO
Dal Video:
“Cosa sono i bambini? Sono separatisti, sono terroristi a dieci mesi?
Quanto volete combattere ancora? Quanto volete ancora uccidere i nostri bambini?
Uomini dell’UNIONE EUROPEA, per quanto ancora volete uccidere i
nostri bambini?
Avete accettato l’Ucraina tra i paesi europei, ma non vedete cosa
accade? Siete ciechi?
La morte di 41 bambini non è niente per voi, non vi interessa?

Perché non mandate le vostre missioni nel Donbass, perché non venite a vedere? Non attraverso le televisioni bugiarde, ma nella realtà.
Guardate: questo accade in Europa. E’ possibile un orrore del genere in Europa?
E’ già accaduto in Serbia, in Yugoslavia, e ora sta accadendo in
Ucraina… “.
“Io voglio solo ringraziare i giornaliti che stanno lavorando in questa zona di guerra (Slaviansk) Voglio ringraziare quelli che stanno dicendo la verità. A differenza di quelli che dicono che questa è un’operazione anti-terrorismo.
Sono così codardi che non hanno il coraggio di ammettere che qui c’è
in corso una guerra.
Questa è una guerra civile contro la propria gente!”.

Conflitti, stragi, eventi sismici indotti generati artificialmente, scatenati in un periodo di tempo tra l’equinozio di primavera, tra aprile-maggio, tra il solstizio d’estate… e il tutto per la celebrazione del falso dio BAAL… dio dell’antico popolo cananeo e dell’attuale élite occulta che governa l’America e le sue marionette al potere.
Sempre nel conflitto ucraino: Aerei che sorvolano la città, vedono delle misere capanne fatiscenti, bambini che giocano… poco più là le loro mamme che conversano con altre mamme… e alle 11 di un mattino sganciano una bomba su quel gruppetto di bambini…
Sembra proprio che ce l’abbiano coi bambini.
Come successe anche a Gaza nel conflitto acceso da Israele, dei bambini palestinesi che
giocano a palla in una spiaggia e senza una ragione vengono presi di mira e trucidati da un razzo israeliano
http://www.tgcom24.mediaset.it/mondo/2014/notizia/gaza-ultimatum-di-israele-ad-hamas-uccisi-4-bimbi-palestinesi-in-spiaggia_2057566.shtml

Questo è uno dei tanti esempi di orrori.
In quel conflitto ne morirono più di 300 (bambini palestinesi)
Non è normale… ONU tace, UNIONE EUROPEA tace su questi orrori… perché hanno in comune la medesima “rituale” religione pagana e satanica di origine babilonese!   Mostri!

lunedì 20 aprile 2015

Immigrati, Islamici e pacificazione della Libia







Negli ultimi anni gli illegali governi Italiani hanno fatto delle spese che non dovevano, tipo acquisto di aerei ed altro, mandare per il mondo centinaia di soldati per pacifica e portare ordine in “casa altrui” con relativo costo per i “sudditi” Italiani; senza alcun vantaggio, ma anzi essendo concausa di disastri umanitari, immigrazioni e criminalità; tutti dicono governo in testa di volere fare qualcosa ma qualunque cosa facciano è peggio di prima, sarebbe ora che si cominciare a usare la testa e non più i nostri soldi per creare soccorsi umanitari molto discutibili, ammesso che ci sia qualcuno che non sia un venduto, rinnegato o peggio ancora.

Allora, le armi le abbiamo e, i motivi pure, certo adesso bisognerebbe vedere chi ha le palle!


L'Italia ha un certo trascorso storico con la Libia e può vantare diritti e doveri.


La valanga di immigrati non si arresterà, anzi è destinata ad aumentare, fino al punto che nel mondo non si saprà più chi ha costruito il colosseo: se l'impero Romano oppure gli immigrati mussulmani.


PER RISOLVERE IL PROPBLEMA DELL'INVASIONE SELVAGGIA DEI MUSSULMANI E DEI RIFUGIATI AVENTE DIRITTO SI DEVE FARE LA SEGUENTE COSA.


L'Italia in prima magari con l'appoggio di Grecia, spagna e di qualche altra nazione deve andare in Libia a ristabilirte l'ordine in quel paese e pacificarlo, creare delle strutture lì, per quanto riguarda gli immigrati, e convogliarli sepre lì.


Se qualcuno osa opporsi allora gli si dice di prendersi la rogna e gli Islamici in casa loro diversamente non rompessero i coglioni, quando la Francia decise di andare a bombardare la Libia non ci ha certo chiesto il permesso, ma solo l'appoggio logistico e quegli idioti di governanti italioti gli hanno concesso.


Spero che i gagliardi politici e comandanti militari italiani non abbiano paura di quattro beduini o quella banda di stronzi dell'Isis, che poi sarebbe l'occasione di fargli le chiappe.


Ristabiliamo l'ordine in Libia e facciamo lì i campi di accogloienza per immigrati.

sabato 18 aprile 2015

Il 25 Aprile festa della liberazione ?

In Italia per il 25 Aprile si festeggia la liberazione, liberazione di chi? Certo ci siamo liberati dai Tedeschi ma contemporaneamente siamo stati invasi dagli Americani, i quali hanno piantato le loro basi in Italia e hanno messo le radici e, come se non bastasse ci sono le basi anche della NATO che poi è a guida Americana, insomma e stato cacciato un invasore per sostituirlo con un altro, apparentemente meno cattivo e violento, perché gli invasori Americani usano altri sistemi più sottili e subdoli alla fine più pericolosi degli stessi Nazisti. Dietro di loro ci sono le banche, la grande finanza internazionale (un vampiro sempre assetato di sangue). A proposito delle basi USA il costo è a nostre spese. Quando dei militari in armi pestano il suolo di un paese questa è occupazione. Insomma siamo militarmente, economicamente e politicamente asserviti agli invasori Americani. Ergo che min........ si festeggia ?

Ricordiamoci che tutti i politici sono dei burattini (rinnegati) al servizio dello straniero.

Mappa delle basi militari in Italia.

Istituzioni.pngDa un sito troviamo un'interessante mappa delle basi militari e di spionaggio (italiane e Nato) nel nostro paese.



uploaded_image


Usaf: aviazione
Navy: marina
Army: esercito
Nsa: National security agency [Agenzia di sicurezza nazionale]
Setaf: Southern european task force [Task force sudeuropea]



Trentino Alto Adige
1. Cima Gallina [Bz]. Stazione telecomunicazioni e radar dell'Usaf.
2. Monte Paganella [Tn]. Stazione telecomunicazioni Usaf.



Friuli Venezia Giulia
3. Aviano [Pn]. La più grande base avanzata, deposito nucleare e centro di telecomunicazioni dell'Usaf in Italia [almeno tremila militari e civili americani ]. Nella base sono dislocate le forze operative pronte al combattimento dell'Usaf [un gruppo di cacciabombardieri ] utilizzate in passato nei bombardamenti in Bosnia. Inoltre la Sedicesima Forza Aerea ed il Trentunesimo Gruppo da caccia dell'aviazione Usa, nonché uno squadrone di F-18 dei Marines. Si presume che la base ospiti, in bunker sotterranei la cui costruzione è stata autorizzata dal Congresso, bombe nucleari. Nella base aerea di Aviano (Pordenone) sono permanentemente schierate, dal 1994, la 31st Fighter Wing, dotata di due squadriglie di F-16 [nella guerra contro la Jugoslavia nel 1999, effettuo' in 78 giorni 9.000 missioni di combattimento: un vero e proprio record] e la 16th Air Force. Quest'ultima è dotata di caccia F-16 e F-15, e ha il compito, sotto lo U. S. European Command, di pianificare e condurre operazioni di combattimento aereo non solo nell'Europa meridionale, ma anche in Medio Oriente e Nordafrica. Essa opera, con un personale di 11.500 militari e civili, da due basi principali: Aviano, dove si trova il suo quartier generale, e la base turca di Incirlik. Sara' appunto quest'ultima la principale base per l'offensiva aerea contro l'Iraq del nord, ma l'impiego degli aerei della 16th Air Force sara' pianificato e diretto dal quartier generale di Aviano.
4. Roveredo [Pn]. Deposito armi Usa.
5. Rivolto [Ud]. Base USAF.
6. Maniago [Ud]. Poligono di tiro dell'Usaf.
7. San Bernardo [Ud]. Deposito munizioni dell'Us Army.
8. Trieste. Base navale Usa.



Veneto
9. Camp Ederle [Vi]. Quartier generale della Nato e comando della Setaf della Us Army, che controlla le forze americane in Italia, Turchia e Grecia. In questa base vi sono le forze da combattimento terrestri normalmente in Italia: un battaglione aviotrasportato, un battaglione di artiglieri con capacità nucleare, tre compagnie del genio. Importante stazione di telecomunicazioni. I militari e i civili americani che operano a Camp Ederle dovrebbero essere circa duemila.
10. Vicenza: Comando Setaf. Quinta Forza aerea tattica [Usaf]. Probabile deposito di testate nucleari.
11. Tormeno [San Giovanni a Monte, Vi]. Depositi di armi e munizioni.
12. Longare [Vi]. Importante deposito d'armamenti.
13. Oderzo [Tv]. Deposito di armi e munizioni
14. Codognè [Tv]. Deposito di armi e munizioni
15. Istrana [Tv]. Base Usaf.
16. Ciano [Tv]. Centro telecomunicazioni e radar Usa.
17. Verona. Air Operations Center [Usaf ]. e base Nato delle Forze di Terra del Sud Europa; Centro di telecomunicazioni [Usaf].
18. Affi [Vr]. Centro telecomunicazioni Usa.
19. Lunghezzano [Vr]. Centro radar Usa.
20. Erbezzo [Vr]. Antenna radar Nsa.
21. Conselve [Pd ]. Base radar Usa.
22. Monte Venda [Pd]. Antenna telecomunicazioni e radar Usa.
23. Venezia. Base navale Usa.
24. Sant'Anna di Alfaedo [Pd]. Base radar Usa.
25. Lame di Concordia [Ve]. Base di telecomunicazioni e radar Usa.
26. San Gottardo, Boscomantivo [Ve]. Centro telecomunicazioni Usa.
27. Ceggia [Ve]. Centro radar Usa.



Lombardia
28. Ghedi [Bs]. Base dell'Usaf, stazione di comunicazione e deposito di bombe nucleari.
29. Montichiari [Bs]. Base aerea [Usaf ].
30. Remondò [Pv]. Base Us Army.
108. Sorico [Co]. Antenna Nsa.



Piemonte
31. Cameri [No]. Base aerea Usa con copertura Nato.
32. Candelo-Masazza [Vc]. Addestramento Usaf e Us Army, copertura Nato.



Liguria
33. La Spezia. Centro antisommergibili di Saclant [vedi 35 ].
34. Finale Ligure [Sv]. Stazione di telecomunicazioni della Us Army.
35. San Bartolomeo [Sp]: Centro ricerche per la guerra sottomarina. Composta da tre strutture. Innanzitutto il Saclant, una filiale della Nato che non è indicata in nessuna mappa dell'Alleanza atlantica. Il Saclant svolgerebbe non meglio precisate ricerche marine: in un dossier preparato dalla federazione di Rifondazione Comunista si parla di "occupazione di aree dello specchio d'acqua per esigenze militari dello stato italiano e non [ricovero della VI flotta Usa]". Poi c'è Maricocesco, un ente che fornisce pezzi di ricambio alle navi. E infine Mariperman, la Commissione permanente per gli esperimenti sui materiali da guerra, composta da cinquecento persone e undici istituti [dall'artiglieria, munizioni e missili, alle armi subacquee].



Emilia Romagna
36. Monte San Damiano [Pc]. Base dell'Usaf con copertura Nato.
37. Monte Cimone [Mo]. Stazione telecomunicazioni Usa con copertura Nato.
38. Parma. Deposito dell'Usaf con copertura Nato.
39. Bologna. Stazione di telecomunicazioni del Dipartimento di Stato.
40. Rimini. Gruppo logistico Usa per l'attivazione di bombe nucleari.
41. Rimini-Miramare. Centro telecomunicazioni Usa.



Marche
42. Potenza Picena [Mc]. Centro radar Usa con copertura Nato.



Toscana
43. Camp Darby [Pi]. Il Setaf ha il più grande deposito logistico del Mediterraneo [tra Pisa e Livorno], con circa 1.400 uomini, dove si trova il 31st Munitions Squadron. Qui, in 125 bunker sotterranei, e' stoccata una riserva strategica per l'esercito e l'aeronautica statunitensi, stimata in oltre un milione e mezzo di munizioni. Strettamente collegato tramite una rete di canali al vicino porto di Livorno, attraverso il Canale dei Navicelli, è base di rifornimento delle unità navali di stanza nel Mediterraneo. Ottavo Gruppo di supporto Usa e Base dell'US Army per l'appoggio alle forze statunitensi al Sud del Po, nel Mediterraneo, nel Golfo, nell'Africa del Nord e la Turchia.
44. Coltano [Pi]. Importante base Usa-Nsa per le telecomunicazioni: da qui sono gestite tutte le informazioni raccolte dai centri di telecomunicazione siti nel Mediterraneo. Deposito munizioni Us Army; Base Nsa.
45. Pisa [aeroporto militare]. Base saltuaria dell'Usaf.
46. Talamone [Gr]. Base saltuaria dell'Us Navy.
47. Poggio Ballone [Gr]. Tra Follonica, Castiglione della Pescaia e Tirli: Centro radar Usa con copertura Nato.
48. Livorno. Base navale Usa.
49. Monte Giogo [Ms]. Centro di telecomunicazioni Usa con copertura Nato.



Sardegna
50. La Maddalena - Santo Stefano [Ss]. Base atomica Usa, base di sommergibili, squadra navale di supporto alla portaerei americana "Simon Lake".
51. Monte Limbara [tra Oschiri e Tempio, Ss]. Base missilistica Usa.
52. Sinis di Cabras [Or]. Centro elaborazioni dati [Nsa].
53. Isola di Tavolara [Ss]. Stazione radiotelegrafica di supporto ai sommergibili della Us Navy.
54. Torre Grande di Oristano. Base radar Nsa.
55. Monte Arci [Or]. Stazione di telecomunicazioni Usa con copertura Nato.
56. Capo Frasca [Or]. Eliporto ed impianto radar Usa.
57. Santulussurgiu [Or]. Stazione telecomunicazioni Usaf con copertura Nato.
58. Perdasdefogu [Nu]. Base missilistica sperimentale.
59. Capo Teulada [Ca]. Da Capo Teulada a Capo Frasca [Or ], all'incirca 100 chilometri di costa, 7.200 ettari di terreno e più di 70 mila ettari di zone "off limits": poligono di tiro per esercitazioni aeree ed aeronavali della Sesta flotta americana e della Nato.
60. Cagliari. Base navale Usa.
61. Decimomannu [Ca]. Aeroporto Usa con copertura Nato.
62. Aeroporto di Elmas [Ca]. Base aerea Usaf.
63. Salto di Quirra [Ca]. poligoni missilistici.
64. Capo San Lorenzo [Ca]. Zona di addestramento per la Sesta flotta Usa.
65. Monte Urpino [Ca]. Depositi munizioni Usa e Nato.



Lazio
66. Roma. Comando per il Mediterraneo centrale della Nato e il coordinamento logistico interforze Usa. Stazione Nato
67. Roma Ciampino [aeroporto militare]. Base saltuaria Usaf.
68. Rocca di Papa [Rm]. Stazione telecomunicazioni Usa con copertura Nato, in probabile collegamento con le installazioni sotterranee di Monte Cavo
69. Monte Romano [Vt]. Poligono saltuario di tiro dell'Us Army.
70. Gaeta [Lt]. Base permanente della Sesta flotta e della Squadra navale di scorta alla portaerei "La Salle".
71. Casale delle Palme [Lt]. Scuola telecomunicazioni Nato sotto controllo Usa.



Campania
72. Napoli. Comando del Security Force dei Marines. Base di sommergibili Usa. Comando delle Forze Aeree Usa per il Mediterraneo. Porto normalmente impiegato dalle unità civili e militari Usa. Si calcola che da Napoli e Livorno transitino annualmente circa cinquemila contenitori di materiale militare.
73. Aeroporto Napoli Capodichino. Base aerea Usaf.
74. Monte Camaldoli [Na]. Stazione di telecomunicazioni Usa.
75. Ischia [Na]. Antenna di telecomunicazioni Usa con copertura Nato.
76. Nisida [Na]. Base Us Army.
77. Bagnoli [Na]. Sede del più grande centro di coordinamento dell'Us Navy di tutte le attività di telecomunicazioni, comando e controllo del Mediterraneo.
78. Agnano [nelle vicinanze del famoso ippodromo]. Base dell'Us Army.
80. Licola [Na]. Antenna di telecomunicazioni Usa.
81. Lago Patria [Ce]. Stazione telecomunicazioni Usa.
82. Giugliano [vicinanze del lago Patria, Na]. Comando Statcom.
83. Grazzanise [Ce]. Base saltuaria Usaf.
84. Mondragone [Ce]: Centro di Comando Usa e Nato sotterraneo antiatomico, dove verrebbero spostati i comandi Usa e Nato in caso di guerra
85. Montevergine [Av]: Stazione di comunicazioni Usa.



Basilicata
79. Cirigliano [Mt]. Comando delle Forze Navali Usa in Europa.
86. Pietraficcata [Mt]. Centro telecomunicazioni Usa e Nato.



Puglia
87. Gioia del Colle [Ba]. Base aerea Usa di supporto tecnico.
88. Brindisi. Base navale Usa.
89. Punta della Contessa [Br]. Poligono di tiro Usa e Nato.
90. San Vito dei Normanni [Br]. Vi sarebbero di stanza un migliaio di militari americani del 499° Expeditionary Squadron;.Base dei Servizi Segreti. Electronics Security Group [Nsa ].
91. Monte Iacotenente [Fg]. Base del complesso radar Nadge.
92. Otranto. Stazione radar Usa.
93. Taranto. Base navale Usa. Deposito Usa e Nato.
94. Martinafranca [Ta]. Base radar Usa.



Calabria
95. Crotone. Stazione di telecomunicazioni e radar Usa e Nato.
96. Monte Mancuso [Cz]. Stazione di telecomunicazioni Usa.
97. Sellia Marina [Cz]. Centro telecomunicazioni Usa con copertura Nato.



Sicilia
98. Sigonella [Ct]. Principale base terrestre dell'Us Navy nel Mediterraneo centrale, supporto logistico della Sesta flotta [circa 3.400 tra militari e civili americani ]. Oltre ad unità della Us Navy, ospita diversi squadroni tattici dell'Usaf: elicotteri del tipo HC-4, caccia Tomcat F14 e A6 Intruder, gruppi di F-16 e F-111 equipaggiati con bombe nucleari del tipo B-43, da più di 100 kilotoni l'una.
99. Motta S. Anastasia [Ct]. Stazione di telecomunicazioni Usa.
100. Caltagirone [Ct]. Stazione di telecomunicazioni Usa.
101. Vizzini [Ct]. Diversi depositi Usa. Nota: un sottufficiale dell'aereonautica militare ci ha scritto, precisando che non vi sono installazioni USA in questa base militare italiana.
102. Palermo Punta Raisi [aeroporto]. Base saltuaria dell'Usaf.
103. Isola delle Femmine [Pa]. Deposito munizioni Usa e Nato.
104. Comiso [Rg]. La base risulterebbe smantellata.
105. Marina di Marza [Rg]. Stazione di telecomunicazioni Usa.
106. Augusta [Sr]. Base della Sesta flotta e deposito munizioni.
107. Monte Lauro [Sr]. Stazione di telecomunicazioni Usa.
109. Centuripe [En]. Stazione di telecomunicazioni Usa.
110. Niscemi [Cl]. Base del NavComTelSta [comunicazione Us Navy ].
111. Trapani. Base Usaf con copertura Nato.
112. Isola di Pantelleria [Tp]: Centro telecomunicazioni Us Navy, base aerea e radar Nato.
113. Isola di Lampedusa [Ag]: Base della Guardia costiera Usa. Centro d'ascolto e di comunicazioni Nsa.



Fonte: http://www.kelebekler.com/occ/busa.htm



 



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