L'Imperialismo
USA e Europeo “controllato” dai Gesuiti-massoni, bancke,
oligarchie capitalisti sostenuti dalla Guerrafondaio NATO da tempo
hanno dichiarato guerra all'Umanità per la sua decimazione e per
costruire un Nuovo ordine Mondiale controllato da loro e per rendere
schiavi gli Umani: dai vaccini, la medicina chimica, alimenti
edulcorati, OGM, scie chimiche, carne, Alkaeda, ISIS, terrorismo,
guerre ecc. e tante altre attività criminali allo scopo di diminuire
l'Umanità, per andare avanti nel loro criminoso progetto devono
sbarazzarsi degli inciampi, tipo: Russia, Iran, Venezuela, Cina,
Ungheria, Siria (ci stanno riuscendo), come ci sono riusciti con la
Libia, e l'Iraq; questi paesi non dipendono dalle loro banche, essi
si stampano la loro moneta e quindi non sono controllabili; a tutto
questo scenario criminale, tutti i politici gli sono vicini, gli
leccano il culo per avere dei vantaggi. Cosa resta a noi popolino che
non contiamo un emerito cazzo, Hollande ha parlato di guerra, forse
sono i popoli che devono fare la guerra a questi signori, liberiamoci
dalla schiavitù del fascismo finanziario.
Ucraina, Merkel: “Colloqui con Mosca? Successo incerto”. Hollande: “Senza accordo, unico scenario è la guerra”
di F.
Q. | 7 febbraio 2015
Mondo
La cancelliera tedesca pessimista dopo
il vertice di ieri: “Dovevamo tentare, cauti su garanzie che Mosca
può fornire”. Durissimo il presidente francese. E il comandante
Nato apre a “opzione militare”
di F.
Q. | 7 febbraio 2015
Nessuna dichiarazione ufficiale al
termine del vertice
a Mosca
sulla crisi ucraina tra Angela
Merkel,
Francois Hollande e Valdimir
Putin. Un silenzio che, però, aveva fatto emergere
l’ipotesi di un documento congiunto in cui il
primo obiettivo era il cessate il fuoco. Ma la
cancelliera tedesca, alla conferenza sulla sicurezza a
Monaco di Baviera, non ha dato spiragli positivi.
Anzi: ha ammesso il fallimento degli incontri e
delle possibilità di risoluzione del conflitto. E
all’orizzonte il presidente francese delinea
l’ipotesi peggiore: se non si trova un accordo “duraturo”
sull’Ucraina, “noi sappiamo che l’unico
scenario non può che essere la guerra“. E a
margine della conferenza è iniziato l’incontro
trilaterale tra la cancelliera tedesca, il presidente ucraino
Petro Poroshenko e il vice
presidente Usa Joe Biden, convinto che Usa ed Europa
debbano schierarsi insieme contro la Russia.
Lavrov e
Shulz ottimisti – A essere ottimista, però, è il
ministro degli Esteri russo Serghiei Lavrov,
convinto che i colloqui “proseguiranno” e che costituiscono
una “buona base per una certa dose di ottimismo per risolvere
il conflitto in questa occasione”. Positivo anche il
presidente del Parlamento europeo Martin Schulz,
che ha garantito che l’iniziativa di Francia
e Germania sarà sostenuta dall’Unione
europea.
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Merkel:
“Cauti sulle garanzie di Mosca” – “Dopo i
colloqui di ieri – ha dichiarato Merkel – posso dire che è
incerto che questi abbiano avuto successo, ma ha certamente avuto
valore il tentativo”. In particolare, quello che emerge è la
diffidenza nei confronti di Mosca: difficile
fidarsi, spiega, “dopo la grande delusione di Minsk“,
ovvero degli accordi mai rispettati per la cessazione delle
ostilità. Per questo, ha detto, “credo si debba essere
molto cauti sulle garanzie” che il Cremlino può
fornire sull’Ucraina. Ma anche a fronte di un
nulla di fatto “dobbiamo sempre di nuovo tentare”. Stessa linea
del ministro degli Esteri ucraino Pavel Klimkin,
che scarta la rottura dei rapporti diplomatici con Mosca.
“La Russia – ha
detto – deve essere una parte inalienabile della soluzione del
problema. Proprio per questo, la Russia assieme all’Ucraina
e l’Osce fa parte del gruppo di contatto di
Minsk”. Al contrario, ha aggiunto, se “l’Ucraina rompe le
relazioni, distruggerà il formato dei negoziati e
metterà in pericolo la pace di Minsk che, a vedere
gli ultimi avvenimenti, è quanto vorrebbero i terroristi“.
E “in caso di rottura delle relazioni diplomatiche (con la
Russia, ndr) i negoziati si svolgeranno solo attraverso
mediatori. Dubito che sia la migliore soluzione decidere qualcosa che
ci riguarda senza di noi”.
Nato non
esclude intervento militare – La Merkel
punta il dito contro contro le responsabilità del Cremlino,
perché “la Russia deve fare la sua parte nella
crisi ucraina”, e ricordando che “i confini europei sono e
devono restare inviolabili“. Allo stesso modo deve
essere rispettata”la libertà dei popoli di
decidere il loro futuro”. Quello che ha travolto Kiev
è inoltre un conflitto che “non può essere risolto con mezzi
militari”, e a maggior ragione fornire armi, che secondo
Merkel in Ucraina “sono già troppe”, “non è la soluzione”.
La linea di Berlino – convinta di volere lavorare
per la sicurezza dell’Europa “con la Russia, non contro” – si
contrappone però a quella della Nato, che per voce
di Philip Breedlove, comandante in capo delle
forze armate degli Stati Uniti e della Nato
in Europa, spiega di non escludere l’intervento
militare. Un’ipotesi che “non dovremmo escludere”, ha
detto, puntualizzando però di riferirsi alla possibilità di fornire
armi, non di inviare soldati.
“In
preparazione un testo per la discussione di domenica”
– La collaborazione con Mosca, ha proseguito la
cancelliera, è fondamentale per “mantenere
la sicurezza e l’ordine” e
“per affrontare sfide internazionali, come la
proliferazione delle armi di distruzione di massa o
il terrorismo“. Perciò, ha concluso, “dobbiamo
definire insieme delle soluzioni” e tutto questo dimostra che “la
cooperazione con la Russia su questioni importanti è possibile”.
Secondo quanto riporta l’agenzia russa Interfax, la
cancelliera, insieme a Hollande, avrebbe lasciato a
Mosca degli esperti di politica estera per stendere un piano per
mettere fine al conflitto nel sud-est ucraino da presentare nel
colloquio telefonico di domani tra i leader di Francia,
Germania, Russia e Ucraina. “Certamente – ha
detto la fonte all’agenzia – i leader non sono venuti da soli”
al vertice di ieri notte al Cremlino con Putin “e
hanno sicuramente lasciato i loro specialisti di politica estera a
Mosca per lavorare al testo che dovrebbe essere
presentato domenica in una discussione telefonica. E’ chiaro – ha
aggiunto – che sta andando avanti un lavoro molto solido
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